giovedì 18 febbraio 2021

SOCIOLOGIA: le comunità locali e la globalizzazione


 Tutte le società si organizzano al loro interno tenendo conto dei vincoli dello spazio e del tempo. Tali nuclei di società, definiti dall’appartenenza ad una stessa zona geografica, sono definiti comunità locali. Le comunità locali si caratterizzano per legami sociali particolarmente forti: l’appartenenza a una comunità locale è infatti fonte di identificazione sociale per gli individui che la abitano. Negli ultimi decenni esse hanno subito forti cambiamenti conseguentemente alla globalizzazione. In generale però tali cambiamenti iniziano con i processi di industrializzazione e modernizzazione della società, che hanno comportato una riduzione di importanza delle comunità locali. Nella società preindustriale i legami sociali erano molto forti, poiché condensati in un’area geografica ristretta e il palcoscenico della vita sociale era il villaggio rurale. Con l’avvento dell’industrializzazione la principale unità territoriale diviene invece la grande città, in cui i legami sociali non sono profondi e gli individui convivono in spazi molto stretti, basando le proprie relazioni su regole anonime e ruoli personali. Nonostante ciò le comunità locali rimangono dei punti di riferimento per i soggetti: il fatto di vivere in un certo territorio diviene per le persone fonte di identificazione. La forma territoriale tipica della società industriale è la città, da sempre indice di un potere statale centrale, a cui singoli e le comunità locali sottostanno. Fin dal XIX secolo sociologi come Georg Simmel hanno messo in luce la caratteristica peculiare della città: gli individui sono continuamente sottoposti a un bombardamento di stimoli e chiamati all’interazione con gli altri individui, elaborano pertanto una “difesa” che consiste nella selezione degli stimoli e nel contenimento delle proprie reazioni. La città prevede infatti una grande razionalizzazione della vita umana in cui si vanno a risparmiare tempo ed energie, producendo di più e in cui si riesce a far convivere un alto numero di individui. La conseguenza di ciò è però quella di un’uniformazione dei rapporti umani. La società urbana è inoltre caratterizzato da una forte eterogeneità, essendo infatti un luogo cosmopolita in cui non si verifica l’omogeneità culturale delle comunità locali. 

Sul finire del XX secolo si assiste al via del fenomeno di globalizzazione. La città infatti rimane sempre aperta a nuovi arrivi dall’esterno, superando i limiti delle relazioni sociali tradizionali e creando un mondo cosmopolita. La globalizzazione consiste quindi in rapporti sociali più stretti senza avere bisogno di uno spazio fisico urbano per avvenire. Nella società globalizzata lo spazio perde quindi l’importanza.

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