Pag. 304 domande
- La città era in questo periodo investita da diversi problemi tra cui per esempio risse, furti, prostituzione, fenomeno del vagabondaggio e richiesta di elemosine.
- In campo religioso spiccano nell’ambito cattolico le iniziative di Giovanni Bosco, Leonardo Murialdo, Ludovico Pavoni, Luigi Aiello e altri. Questi, come anche membri delle chiese protestanti, diedero vita a scuole, asili e orfanotrofi per i giovani. In campo laico invece furono importanti le iniziative avviate dai gruppi mazziniani e quelle della massoneria (Società di mutuo soccorso).
- Le pratiche educative della “pedagogia povera” tentavano di rispondere direttamente all’esigenze dei ragazzi: assistenza materiale, ospitalità, istruzione e avviamento al lavoro. Si tendeva dunque a far prevalere l’interesse generale su quello personale e l’approccio era affidato alla consuetudine di premi e castighi da parte dell’educatore. Si trattava dunque di una pedagogia efficace sul piano pratico ma povera in termini di elaborazione teorica.
- Gli obiettivi dei laici per quanto riguarda la cultura educativa puntavano ad una società deconfessionalizzata che riduceva la fede religiosa ad un’esperienza della sfera personale.
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