venerdì 27 novembre 2020

SOCIOLOGIA: domande p. 317,319,321

 317

  • Ad oggi i paesi occidentali sono definiti società post industriali, in quanto in essi il processo di industrializzazione è giunto al termine e si sta avviando la terziarizzazione dunque la formazione di profili professionali multiformi, che ha portato nella maggior parte dei casi ad un tenore di vita più elevato rispetto al passato.
  • La terziarizzazione dell’economia ha fatto sì che in virtù delle continue innovazioni tecnologiche, il settore primario e quello secondario abbiano raggiunto un livello produttivo elevato e una conseguente riduzione del numero del personale in quanto per fabbricare la stessa quantità di prodotti occorre un numero minore di operai.
  • La flessibilizzazione del lavoro si è rivelata utile per le imprese che hanno potuto ridurre le loro spese ma è sicuramente risultata negativa per i lavoratori, i quali si trovano di fronte esperienze di lavoro precarie: hanno contratti a termine che comportano mancanza di sicurezza e spesso contratti part-time indesiderati.
  • La sharing economy è un’economia collaborativa e della condivisione: prevede l’utilizzo di mezzi di trasporto tradizionalmente privati (automobile, bicicletta) in condivisione con altre persone. La tecnologia digitale è il supporto di queste nuove pratiche sociali, infatti in molti casi sono proprio siti Internet o applicazioni a permettere alle persone di mettersi in contatto per praticarle. 

319

  • La crisi dei ruoli tradizionali prevede il venir meno della rigida distinzione dei compiti secondo il genere, tipica della società industriale. Questo comporta una minore rigidità nella determinazione dei ruoli in funzione del genere e dunque una maggiore omogeneità nei comportamenti sia maschili che femminili. Questo comporta una maggiore condivisione familiare delle scelte e delle responsabilità di ognuno: ogni decisione viene vagliata attraverso discussioni nelle quali ognuno dà il suo contributo personale non in funzione del suo ruolo, ma semplicemente in quanto membro della famiglia.
  • Le questioni di genere si sono evolute soprattutto grazie all’emergere della questione della parità fra uomini e donne negli anni 70 del ‘900 che ha avuto forti ripercussioni in ambito sociale, portando ad effettivi cambiamenti nella considerazione dei compiti sia maschili che femminili. 
  • Gli studi sulla condizione maschile hanno evidenziato come gli uomini abbiano spesso tralasciato la loro parte emotiva, rinforzando il loro aspetto razionale per raggiungere più alti livelli di efficienza lavorativa. Si riteneva infatti, sulla base dei vari cliché proposti dalla società industriale, come l’abilità di tessere relazioni fosse tipicamente femminile.

321

  • Il consumo è il motore stesso dell’economia: le industrie producono infatti beni che devono essere venduti e consumati, così che ci sia bisogno di produrne altri, tenendo così in movimento la catena del mercato. Il consumo è perciò una delle principali attività economiche e sociali che hanno contribuito a forgiare la società moderna.
  • Con il termine consumismo si intende la tendenza a comprare molte più cose di quelle che sono effettivamente necessarie. Questo porta all’accumulo di oggetti che vengono poi scartati per comprarne altri in tempi sempre più brevi.
  • Ad oggi il consumismo interessa soprattutto prodotti intangibili, quindi non materiali, si pensi a vacanze, spettacoli, attività di intrattenimento o servizi. Ma anche i prodotti materiali sono ricercati spesso per le loro caratteristiche intangibili e non per il loro uso funzionale: questo è evidente soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento, molto spesso gli abiti sono cercati in base al brand, che è appunto l’identità intangibile del bene. 
  • Anche le caratteristiche tipiche della post modernità si legano strettamente al consumo: I consumatori, con le loro scelte d’acquisto si espongono alla società utilizzando i prodotti acquistati come strumenti di comunicazione; Gli acquisti di ognuno determinano la propria identità in armonia con un determinato gruppo sociale del quale si vuole dimostrare l’appartenenza; La smisurata offerta di prodotti diversificati tra loro, favorisce la formazione di identità mutevoli, alimentando un senso di incertezza che spinge all’intensificazione dei consumi stessi. 

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