giovedì 26 novembre 2020

PEDAGOGIA: pag.300

 


Goethe e Froebel sottolineano l’affinità tra l’essere umano e il mondo naturale: l’uomo si colloca all’interno dell’ambiente trovando in esso il suo spazio perfetto e stabilendo con esso una forte sintonia. 

In tal senso l’intero brano si basa su quella che è una metafora tra una serra e la vita. Inizialmente le piante vengono preparate dal giardiniere, il quale agisce come l’educatore, vengono curate lentamente e con fatica e una volta cresciute vengono esposte all’azione esterna della natura. Questo lavoro è lo stesso che viene compiuto da ogni insegnante ed educatore nei confronti dei suoi alunni: ognuno di loro viene cresciuto, con l’intento di formare un individuo dotato di propri principi e valori e con l’idea di fa fuoriuscire le caratteristiche principali che ne compongono la personalità. Questa fase del processo educativo è fondamentale affinché il soggetto possa realizzarsi oltre che professionalmente anche a livello sociale, come essere umano. Allo stesso modo la pianta necessità di cure particolari per crescere al meglio. 

La pianta inoltre “assomiglia alle persone ostinate”, dalle quali si può ottenere tutto purchè si prendano per il verso giusto: ogni allievo infatti è, come ogni pianta, diverso dagli altri e necessita dunque di cure particolari che siano create per lui, sulla base della sua personalità, del suo carattere e delle sue inclinazioni, alternate a modalità di confronto gentili e rispettose, solo in questo modo è possibile ottenere tutto da una persona, anche se quest’ultima dovesse risultare ostile. Altrettanto accade infatti con una pianta restia a crescere e svilupparsi: con cure consone e personalizzate, anche la sua crescita sarà garantita. 

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