Alla base della concezione filosofico teologica di Maritain, vi è il concetto di umanesimo integrale. Secondo il pedagogista, l’uomo è un essere dotato di ragione la cui suprema dignità consiste nell’intelligenza. È un umanesimo che valorizza tutto l’essere umano, rispettoso dell’integralità della persona e che accetta quanto di positivo c’è nelle diverse concezioni dell’essere umano.
Maritain propone un ideale storico concreto da individuare attraverso una pars destruens e una pars costruens.
Entro quest’orizzonte si inserisce l’educazione al bivio. Di fronte all’educazione contemporanea si presentano due vie: da un lato, l’essere umano è colto come individuo nella sua finitezza; dall’altro, è la sua persona proiettata verso l’infinito.
In modo particolare i soggetti dell’educazione sono due: l’educando e l’educatore. L’educazione dell’essere umano è necessariamente anche l’educazione del cittadino.
L’educazione viene pertanto vista come un processo-evento che si compie entro la dimensione umana e non come un assemblaggio di tecniche. Si tratta dunque di un’educazione integrale fatta coincidere con “l’educazione liberale”. Secondo Maritain sarebbe infine utile ripristinare nei moderni corsi di studio gli obiettivi a suo tempo perseguiti con gli studi medievali, così da assicurare a tutti i giovani una formazione culturale disinteressata.
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