venerdì 28 maggio 2021

SOCIOLOGIA: crisi del Welfare State e Welfare State oggi


 La crisi del Welfare è causata dal fatto che la società non possiede sempre le risorse necessarie per garantire ai cittadini una protezione sociale estesa e capillare e questo è dovuto specialmente al fenomeno dell’invecchiamento demografico. Negli ultimi anni gli anziani hanno avuto un importante crescita di numero e parallelamente si è verificato un ritardo sempre più accentuato  dell’ingresso nel mondo del lavoro da parte dei giovani. La combinazione tra questi due fenomeni ha dunque portato ad una crisi del Welfare: mancano i cittadini che possano finanziare tramite il loro lavoro il pagamento delle pensioni dei più anziani.

La crisi del Wlfare State è stata aggravata dalla crisi dell’organizzazione dei servizi e dall’eccessiva burocratizzazione dei servizi sociali, che è stata una fonte di spesa per lo Stato.

L’insieme di questi fattori ha comportato per i paesi occidentali una profonda riorganizzazione delle politiche sociali. Lo Stato sociale attuato tra la fine della seconda guerra mondiale e gli anni 70 del XX secolo, viene chiamato “fordista”, per il suo stretto legame con il sistema produttivo di quel periodo e aveva natura passiva. Lo Stato corrispondeva infatti all’individuo un indennizzo: il suo intervento era dunque di natura riparatoria. Oggi invece, nel momento in cui viene erogato un sussidio monetario, viene chiesto agli individui qualcosa in cambio, anche se non sotto forma monetaria. In questo modo le persone diventano protagoniste attive nella realizzazione del Welfare, di cui risultano essere beneficiarie. Il Welfare a questo punto viene definito Welfare attivo o promozionale, in quanto promuove le persone investendo su di loro. L’efficacia degli attuali politiche sociali è quindi in stretta relazione con il comportamento individuale.

Le principali politiche sociali dei paesi occidentali riguardano essenzialmente tre ambiti generali: la previdenza sociale, l’assistenza sociale e l’assistenza sanitaria.

La previdenza sociale consiste in alcune misure che cercano di prevenire conseguenze negative in eventi critici come la malattia, l’infortunio o il decesso del coniuge.

La parte più consistente delle politiche previdenziali riguarda le pensioni, considerate di legittima spettanza al raggiungimento di un certo limite di età. L’accesso alla previdenza è regolato in modi diversi in base allo stato in cui ci si trova. In alcuni casi è subordinato alla partecipazione al mercato del lavoro: il lavoratore autofinanzia le sue prestazioni previdenziali versando allo Stato una quota del proprio salario e , se non ha mai lavorato non potrà averne diritto. Vi sono poi regimi in cui viene garantita ai cittadini una copertura indipendentemente dal fatto che sia stati lavoratori o meno. 

L’assistenza sociale consiste invece in un insieme di interventi di sostegno, volti ad assistere i cittadini che si trovano in stato di povertà, di emarginazione di devianza. L’assistenza sociale funziona attraverso la creazione della rete di servizi alla persona e  svolge un’azione di prevenzione. 

Vi è infine l’assistenza sanitaria, che consiste invece nella realizzazione del finanziamento di strutture ospedaliere e nell’erogazione di prestazioni finalizzate a curare e prevenire le malattie.



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