domenica 27 dicembre 2020

PEDAGOGIA: domande a pag. 350-353

 350

  • Le scuole reggimentali sono le scuole per soldati, le quali si diffusero rapidamente a partire dal 1869, anno nel quale fu introdotto anche l’obbligo di frequenza.
  • Vennero intraprese diverse iniziative per l’istruzione degli adulti, tra le quali le scuole serali e festive, gestite dagli stessi insegnanti che insegnavano ai bambini e che erano finanziate da Comuni e privati.
  • La necessità di un’istruzione tecnica diventò sempre più preponderante, infatti in questo periodo nascevano nuove forme di produzione industriale, in particolare nel triangolo piemontese-lombardo-ligure. Apparivano dunque in molti casi necessarie competenze avanzate in campo meccanico, elettronico e chimico, alle quali si poteva accedere solo se si disponeva già di una buona alfabetizzazione.
  • Anche il ruolo dei cattolici fu interessante ed importante per l’alfabetizzazione, essi concorsero infatti allo sviluppo di quest’ultima, non solo nell’infanzia e nell’educazione femminile, ma anche nella preparazione professionale di giovani ed adulti. Anziché allontanarsi dai nuovi valori della società moderna, sempre più vicina a principi laici, decisero comunque di spendersi e di impegnarsi per intrecciare i nuovi valori portati dalla modernità con quelli tradizionali della cultura cattolica.

353

  • Nel corso dell’Ottocento cambia profondamente la figura del maestro, e nasce infatti la figura moderna del maestro elementare. Si trattava di gruppi di persone professionalmente dedicate all’insegnamento primario che seguivano un regolare percorso di studi, organizzandosi in associazioni e identificandosi in una vera e propria professione.
  • Le donne iniziarono ad essere ritenute più adatte all’occupazione di maestra in quanto innanzitutto risultavano meno inclini alla politicizzazione, inoltre era diffusa la metafora della maestra come “madre educatrice”, l’insegnamento veniva pertanto visto come la prosecuzione dell’educazione affettiva ed etica vista come un’estensione della cura materna verso i figli.
  • Negli anni successivi all’unità d’Italia si stabilizzò la professione di educatore dei sordomuti e dei ciechi oltre che quella di educatori di soggetti portatori di malformazioni fisiche e patologie del sistema scheletrico. Inoltre alla fine del secolo verranno aperti i primi istituti per i soggetti disabili, a partire dalle iniziative di personalità come Tommaso Pendola, Gaetano Pini, Giuseppe Montesano e Maria Montessori.
  • Nel corso di questo periodo quella del medico diviene una figura simbolica, fondamentale soprattutto per la popolarizzazione della cultura medico-igienica. Molti medici si occuparono della scrittura di testi scritti e manuali destinati a maestri e allievi nei quali si trattava la tematica dell’igiene, che divenne nel giro di poco uno specifico ambito dell’azione educativa, facendo la sua ufficiale comparsa nella scuola elementare nel 1894. 

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