venerdì 6 novembre 2020

PEDAGOGIA: Herbart e la questione del metodo


 Durante il XIX secolo si verificò l’affermazione della società alfabeta, uno dei più importanti cambiamenti della vita sociale europea, che rientra nella definizione di società borghese. Si trattava di un fenomeno che puntava a dare vita ad una società basata su valori interamente deposti nelle mani degli uomini e in cui, a trovarsi coinvolto all’interno della realizzazione di questa nuova società, fu il mondo dell’educazione.  Il modello di vita borghese venne infatti applicato anche ai ceti sociali più poveri, in modo da raggiungere, tramite una paziente azione pedagogica, una maggiore estensione a più livelli, nella scuola e tra gli adulti. L’intero XIX secolo fu dunque accompagnato da una forte fiducia nell’educazione e nella scuola.

Il primo pedagogista moderno fu Johann Friedrich Herbart, il quale concepiva la pedagogia come un sapere Dotato di una propria specificità, che faceva riferimento in parte alla filosofia morale e in parte la psicologia. Herbart considerava la conoscenza umana come un processo in grado di regolare il continuo flusso di rappresentazioni che giungono alla coscienza, le quali, associandosi, compongono il quadro generale delle nostre cognizioni. La vita psichica e spirituale consiste dunque nella continua presentazione alla coscienza di immagini le quali producono sentimenti, affetti, desideri e volontà che, da più particolari, divengono poi universali, fino a diventare idee modello. Tale processo deve necessariamente avvenire in maniera ordinata, solo in questo modo la crescita intellettuale e morale dell’individuo sarà infatti ben organizzata. 

Herbart propone a tal proposito un metodo educativo all’interno del quale individua tre condizioni operative: il governo; la disciplina; l’istruzione. Innanzitutto è necessario l’ottenimento di un ambiente ben organizzato, dotato di un ordine etico reso tramite l’impiego di premi e castighi (base della disciplina). Herbart prevede inoltre una serie di prescrizioni didattiche destinate agli insegnanti: la chiarezza; l’associazione; l’ordine sistematico; il metodo. L’insegnante deve innanzitutto rendere chiare le idee dell’allievo così da favorire l’ordine delle rappresentazioni mentali. Il programma deve essere articolato sulla base dell’età del fanciullo e ogni lezione va necessariamente programmata. Il processo di associazione deve essere reso mediante adeguati esercizi che possono mettere in relazione le conoscenze acquisite dall’allievo così da fornirgli un ordine sistematico, tramite il quale egli potrà raggiungere il metodo stesso. 


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