mercoledì 3 marzo 2021

PEDAGOGIA: domande pagine 4,6,10

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  • Il ‘900 è considerato per eccellenza il momento storico in cui i bambini sono stati i più studiati e curati: si tratta infatti del secolo della pediatria e della puericultura, della psicologia infantile e della frequenza generalizzata della scuola. Nelle abitazioni per esempio vennero previsti appositi spazi per le esigenze dei bambini. 
  • A partire dal XIX secolo il sistema scolastico si aprì anche i ceti popolari, assumendo le caratteristiche di un servizio sociale che divenne sempre meno elitario e destinato a un numero di alunni che frequentavano la scuola per un periodo sempre più lungo.
  • Tra le figure professionali che iniziarono ad occuparsi della cura dei bambini troviamo medici pediatri e neuropsichiatri, psicologi, educatori all’infanzia ed educatori giovanili.

  • La pedagogia di questo periodo può definirsi scientifica in quanto si cominciarono a delineare modalità scientifiche per intervenire in campo educativo, soprattutto per quanto riguarda i processi di apprendimento. Grazie a figure di formazione medico-psicologica la pedagogia acquisì in questo periodo maggiore interesse per i dati e per le pratiche didattiche funzionali allo sviluppo mentale dei bambini.
  • Tra le iniziative sperimentali in ambito pedagogico troviamo i test mentali che aprirono la strada ai primi test di intelligenza realizzati per la prima volta dallo psicologo francese Alfred Binet. 
  • Le conclusioni tratte da Binet relativamente all’intelligenza del bambino paragonata a quella dell’adulto riguardavano soprattutto la natura qualitativa: nel bambino prevaleva la comprensione sensoriale rispetto a quella astrattiva. Non si trattava dunque di differenze legate unicamente al patrimonio linguistico più limitato o alle esperienze meno ricche.

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  • A partire dal ‘900 e la giovinezza iniziò a subire l’influenza del nuovo clima culturale e della modernizzazione, venendo vissuta come una particolare e felice condizione fatta di esaltazione della ribellione e dell’incoscienza.
  • Granville Stanley Hall tentò per primo di descrivere le caratteristiche del passaggio dall’età infantile a quella adulta, sottolineando l’emergere di una nuova fase della vita umana. A suo parere tutti i giovani passavano attraverso un certo grado di turbamento e sconvolgimento psicofisico ed emotivo, per raggiungere solo successivamente uno stato di equilibrio, caratteristico della vita adulta.
  • L’esperienza educativa di Wyneken e Geheeb, ispirata al movimento giovanile dei Wandervögel, si esprimeva nella vita contatto con la natura e nel disprezzo dei miti borghesi del denaro e della felicità materiale. I due studiosi idearono una comunità educativa nella quale erano privilegiati lo sviluppo libero del ragazzo, la coltivazione di valori spirituali e l’autonomia della gioventù. L’esperienza educativa di Baden-Powell portò invece alla formazione del cosiddetto movimento scoutistico, un’esperienza che non si concentrava sull’aspetto scolastico e pedagogico ma che era più incentrata sulla valorizzazione del tempo libero come utile per l’educazione, puntando allo stimolo di valori come l’ordine interiore la disciplina di gruppo. 

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