domenica 4 aprile 2021

SOCIOLOGIA: norme e leggi nella società


Ogni società si basa sulla condivisione di norme, formalizzate in leggi. Una norma si formalizza nel momento in cui il suo contenuto viene reso esplicito da un’autorità riconosciuta: perché sia formalizzata è necessario che la società abbia preso consapevolezza esplicita di essa e che il suo contenuto sia stato chiarito. Alla fine di questo procedimento la norma sociale diventa legge: univoca, sicura e uguali per tutti. In questo modo si limitano e prevengono conflitti sociali e si creano anzi delle soluzioni per regolarli e risolverli. A fissare queste regole comuni degli aspetti pratici della vita nella società sono le istituzioni politiche, che nel mondo moderno coincidono con gli apparati dello Stato. Quest’ultimo è un’organizzazione sociale, una delle tante di cui la società è composta. Lo Stato è quello organizzazione attraverso cui viene istituzionalizzato il potere politico. Infatti attraverso di esso la società disciplina l’esercizio del potere, burocratizzandolo. Così facendo si garantisce alla società il non concentramento dei poteri nelle mani di pochi. Lo Stato organizza nel suo insieme la società, avocando a sé il compito di ordinare la giustizia, l’istruzione, la sanità, l’economia e l’ordine pubblico. Si tratta dell’unico soggetto capace di conferire alle leggi validità e legittimità, per il semplice fatto che esistano. È inoltre l’autorità in grado di imporre regole estranee alla cultura dominante, governando la collettività.

In termini sociologici, si tenta di chiarire come tutti soggetti sociali si comportino nell’affrontare le questioni di rilevanza collettiva: si parla infatti di società civile. Con il termine società civile si fa riferimento a tutti quei soggetti sociali che svolgono un ruolo attivo nell’affrontare questioni di rilevanza collettiva. In tali termini di parla di politica: la sfera di tutte quelle azioni il cui scopo è quello di governare i comportamenti collettivi, così da risolvere eventuali conflitti e gestirne le risorse sociali. Da sempre all’interno della società la politica svolge un ruolo di estrema importanza, in particolare la distribuzione del potere politico e la lotta per la sua conquista. Vista la sua funzione sociale di estrema rilevanza, in quanto permette di risolvere i conflitti interni senza fare ricorso alla violenza, essa è considerata una forma istituzionalizzata di lotta per il potere.

SOCIOLOGIA: regimi politici, democrazia e totalitarismo


 

Da sempre la sfera politica si organizza in diverse forme, i cosiddetti regimi politici. Oggi in tutte le società occidentali vige un regime democratico, ossia di governo del popolo. Nelle democrazie vi è un’ampia corrispondenza tra ciò che fa lo Stato e ciò che “pensa” la società governata, in cui le leggi maturano al suo interno. Il regime democratico è da sempre ritenuto il regime più adatto alle società industriali e post industriali, in quanto permette di regolare pacificamente i conflitti tra soggetti sociali. 

La democrazia presenta inoltre alcune caratteristiche fondamentali: 

- La capacità di conferire un alto grado di legittimità allo Stato: la legittimità dipende dal consenso che si è in grado di ottenere senza l’uso della forza ed essendo la democrazia è un regime politico basato sul consenso popolare, è la forma di governo più adatta all’ottenimento di questa caratteristica.

  • La democrazia esercita un controllo forte e continuo sull’operato della sfera politica: essendo basata sul consenso popolare deve continuamente stare al passo con il pensiero dei cittadini, influenzandolo. 

Esistono due forme di democrazia: la democrazia indiretta, in cui il popolo decide attraverso l’intermediazione di rappresentanti;  e la democrazia diretta, in cui il popolo decide in prima persona. Ciò che le distingue è il meccanismo di rappresentanza. Se infatti nel primo caso la gestione della politica avviene attraverso un sistema di elezioni, in cui ciascuno sceglie i propri rappresentanti, e in cui i pensieri dei cittadini trovano espressione nella formulazione di leggi, nel secondo caso, più problematico e costoso da attuare, il popolo esprime direttamente le proprie preferenze,  non ammettendo alcun tipo di mediazione e compensazione. Secondo quest’ottica il governo della maggioranza può infatti tradursi in una “dittatura della maggioranza”, che non andrebbe a riconoscere alle minoranze la legittimità dei propri interessi. 

La democrazia presenta anche alcuni rischi e elementi di fragilità: negli ultimi decenni l’appoggio popolare ai partiti politici è infatti diminuito drasticamente, poiché i partiti tendono sempre più frequentemente ad isolarsi dagli interessi della collettività, costituendo Elite separate. Anche la televisione e gli altri social media hanno avuto una funzione chiave nella creazione del consenso politico, creando un forte influsso sull’opinione pubblica.

Per quanto riguarda invece i regimi politici non democratici, essi concentrano il potere nelle mani di una sola persona, o di un gruppo ristretto, dando vita ai totalitarismi, in cui vengono soppressi tutti i soggetti sociali individuali e collettivi e vengono portate avanti ideologie che possano controllare i cittadini basandosi esclusivamente sull’uso della forza, sulla repressione violenta delle proteste e su  provvedimenti sulla base di semplici sospetti. Tra le sue armi più importanti abbiamo anche il controllo dell’informazione, attraverso la censura e la creazione di un nemico assoluto, un soggetto che viene indicato come pericoloso e come capro espiatorio di eventuali crisi interne contemporanee. Le forze del regime si coalizzano quindi in massa contro quest’ultimo, eliminandolo dalla scena sociale. 


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